Capsella, con le famiglie una web App aiuterà a migliorare le abitudini alimentari dei ragazzi



Da un genere di piante utilissime per l’alimentazione e la difesa delle coltivazioni  il nome di un progetto destinato alla refezione scolastica. È Capsella ed è bene prenderci confidenza perchè interessandosi di alimentazione coinvolgerà innanzitutto le famiglie degli alunni delle scuole primarie cittadine. 
Leggiamo di che cosa si tratta dalla deliberazione del Comune che ne autorizza la realizzazione. Capsella è una “piattaforma di consapevolezza collettiva per una gestione del territorio rispettosa dell’ambiente basata su tecnologie di dati e agrobiodiversità”. Se l’obiettivo è cibarsi meglio,  centrale è averne consapevolezza  traendo proprio dall’esperienza i migliori consigli.
E i dati che i genitori di un Pierino e una  Martina, di Ilaria e Abdel potranno fornire sono il cuore di questo progetto, al tempo stesso di ricerca, che rivela la sua novità nell’ascolto “dal basso” dei suoi interlocutori. 
Grazie a un questionario i genitori saranno infatti invitati a rispondere in forma anonima e riservata alle domande sulle abitudini alimentari del bambino/a.
Successivamente grazie a una web App si potranno incrociare i dati del menù giornaliero forniti da Comune con i dati raccolti dai questionari compilati dai genitori per ottimizzare l’alimentazione giornaliera dei bambini.
Il concetto di piattaforma identifica uno spazio di sensibilizzazione collettiva per promuovere attività educative relative al consumo di alimenti appropriati e sani, adeguati all’età. La rielaborazione dei dati raccolti dalla web application aiuteranno  a determinare i potenziali programmi educativi da offrire a scuola e saranno molto importanti per la gestione del servizio di refezione e per la città.
Il primo passo è stato spiegare ai genitori delle Commissioni Mense scolastiche, nell’incontro svoltosi nei giorni scorsi,  i contenuti e gli obiettivi di questo progetto in cui si ripone molta fiducia.
“L’innovazione è sempre necessaria”, dichiara l’Assessore Loretta Bologna e  l’adesione del Comune al progetto “è un’opportunità per accrescere il monitoraggio e la raccolta dati, volti a migliorare l’interazione tra i Commissari mensa, gli alunni, i gestori delle mense scolastiche e le famiglie”.
Il progetto Capsella è senza costi per l’Amministrazione comunale ed è finanziato dalla Commissione Europea. Lo sviluppo del progetto pilota per il Comune di Asti avverrà entro giugno 2018; un accordo ne  assicura la gestione e la sicurezza dei dati raccolti per 5 anni oltre  il completamento del progetto.
Secondo il Sindaco Maurizio Rasero “un territorio a vocazione agricola come il nostro non può esimersi da affrontare la questione cibo in termini che non siano la qualità e la produzione più appropriata e salutare.   La refezione scolastica è un piatto importante, di pratica e modello educativo”.     
Capsella  (Collettive awarness projects for sustainability and social innovation) è quindi soprattutto consapevolezza di una comunità, famiglie e gestori, che salvaguarda il suo benessere alimentare.
Per farlo ascolta chi e come si ciba. E ben vengano le nuove tecnologie a supportare la ricerca e le migliori abitudini alimentari di Pierino e Martina, di Ilaria e Abdel …